Il calciatore sarebbe prestanome per un imprenditore nel mirino. Il super-poliziotto sotto accusa è Vittorio Pisani. L'inchiesta riguarda gli affiliati al clan Russo, le accuse sono riciclaggio e usura
Il capo della squadra mobile della questura di Napoli, Vittorio Pisani, è indagato con l’ accusa di favoreggiamento nei confronti dei titolari di un ristorante, nell’ ambito dell’ inchiesta della Dia nei confronti di affiliati al clan Russo. Lo ha confermato il Procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. Nel corso della stessa indagine sono state sequestrate delle attività di ristorazione: tra queste c’ è anche la «Regina Margherita», che ha tra i propri soci il calciatore Fabio Cannavaro e che gestisce alcuni locali, uno dei quali in via Partenope. Il calciatore, che non è indagato, avrebbe fatto da prestanome all’ imprenditore Marco Iorio, legato al gruppo di Mario Potenza dedito all’ usura e legato a clan camorristici.
Nell'operazione della Dia di Napoli contro il clan Russo i magistrati procedono con le accuse di riciclaggio ed usura.Il gruppo affiliato al clan Lo Russo avrebbe reinvestito in catene di ristoranti i proventi delle attività illecite del clan. Quattordici gli arrestati, tra cui una persona non presente sul territorio nazionale, e numerosi i locali pubblici, ristoranti, pub e bar sequestrati. Le misure della Dia di Napoli sono in corso questa mattina su esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Molti dei locali sequestrati si trovano in via Partenope, il lungomare napoletano, altri sono ubicati a Caserta, Varese e Torino.
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