n queste ore sta facendo scalpore una notizia riguardante l'avvistamento di uno squalo bianco al largo dell'arcipelago Toscano - Capriaia - Livorno dove i ricercatori del Museo della Specola in missione al "Santuario dei cetacei" si sono imbattuti in uno splendido esemplare che nuotava a pelo d'acqua. Veloci e prontissimi hanno girato un video con il telefonino, immagini inequivocabili e che hanno immortalato il raro evento, pochi mesi fa un altro avvistamento, avvenuto però dalle parti di Frigole, in provincia di Lecce.
E' subito allarme e come al solito Tv e mendia in generale, col solo scopo di far notizia e attrarre lettori, diffondono panico ed incutono paura nei migliaia di neo vacanzieri, non precisando che l'avvistamento è avvenuto nel canale che divide Capraia con la Corsica, dunque al largo della Corsica, il Santuario dei Cetacei è un'area di oltre 87.500 Km2, lo squalo misura circa 3 metri e la probabilità che si imbatta in un bagnante è pari a zero. Poi da subito ricordato che nel 1989 (ben 22 anni fa) ci fu un attacco nelle acque di Piombino che costò la vita ad un sub, altra notizia su cui non esistono fonti certe e che secondo alcuni è la solita bufala. La verità è che lo squalo bianco se pur può rivelarsi pericoloso per l’uomo dato il suo morso micidiale e la sua abitudine di attaccare otarie, foche e leoni marini in prossimità della superficie, raramente, anzi quasi mai, attacca l'uomo. Questi attacchi spesso sono morsi esplorativi o sono dovuti alla somiglianza che ha, vista dal basso, la forma di un surfista steso sulla tavola rispetto a quella dei suddetti mammiferi marini (che io sappia in Italia non è troppo diffuso questo sport). Numerosi specialisti e naturalisti stanno tentando di sfatare, statistiche alla mano, l'idea che lo squalo bianco sia un mangiatore di uomini o un pericolo frequente per i bagnanti, è più probabile essere uccisi da un distributore di bibite che da uno squalo bianco, quindi il pericolo per i bagnanti si nasconde nel tragitto che fanno in auto per andare in spiaggia.
La paura ingiustificata e l'idea che lo squalo bianco sia un mangiatore di uomini è iniziata nel 1975 quando nei cinema è apparso il film "Lo squalo di Steven Spielberg", in realtà per ogni uomo morto a causa di una attacco, sono stati uccisi ben 10.000 esemplari di squali portando la specie in via di estinzione, con un rapporto di 1:10.000 di sicuro il terrore siamo noi.
La presenza dello squalo bianco nel mediterraneo è un segno positivo per le nostre acque, un ecosistema marino forse non così malandato.
E' subito allarme e come al solito Tv e mendia in generale, col solo scopo di far notizia e attrarre lettori, diffondono panico ed incutono paura nei migliaia di neo vacanzieri, non precisando che l'avvistamento è avvenuto nel canale che divide Capraia con la Corsica, dunque al largo della Corsica, il Santuario dei Cetacei è un'area di oltre 87.500 Km2, lo squalo misura circa 3 metri e la probabilità che si imbatta in un bagnante è pari a zero. Poi da subito ricordato che nel 1989 (ben 22 anni fa) ci fu un attacco nelle acque di Piombino che costò la vita ad un sub, altra notizia su cui non esistono fonti certe e che secondo alcuni è la solita bufala. La verità è che lo squalo bianco se pur può rivelarsi pericoloso per l’uomo dato il suo morso micidiale e la sua abitudine di attaccare otarie, foche e leoni marini in prossimità della superficie, raramente, anzi quasi mai, attacca l'uomo. Questi attacchi spesso sono morsi esplorativi o sono dovuti alla somiglianza che ha, vista dal basso, la forma di un surfista steso sulla tavola rispetto a quella dei suddetti mammiferi marini (che io sappia in Italia non è troppo diffuso questo sport). Numerosi specialisti e naturalisti stanno tentando di sfatare, statistiche alla mano, l'idea che lo squalo bianco sia un mangiatore di uomini o un pericolo frequente per i bagnanti, è più probabile essere uccisi da un distributore di bibite che da uno squalo bianco, quindi il pericolo per i bagnanti si nasconde nel tragitto che fanno in auto per andare in spiaggia.
La paura ingiustificata e l'idea che lo squalo bianco sia un mangiatore di uomini è iniziata nel 1975 quando nei cinema è apparso il film "Lo squalo di Steven Spielberg", in realtà per ogni uomo morto a causa di una attacco, sono stati uccisi ben 10.000 esemplari di squali portando la specie in via di estinzione, con un rapporto di 1:10.000 di sicuro il terrore siamo noi.
La presenza dello squalo bianco nel mediterraneo è un segno positivo per le nostre acque, un ecosistema marino forse non così malandato.
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