Il pellet è un combustibile di nuova generazione che ultimamente sta riscuotendo un certo successo nelle nostre case. Sarà per la messa in commercio di stufe ad hoc, sarà per l’elevato potere calorico, stiamo assistendo ad una richiesta in deciso aumento.
Il pellet si presenta sottoforma di cilindretti dal diametro di pochi millimetri (6-8), ottenuti dalla pressatura di segatura di legno essiccata. Il prodotto di qualità è realizzato solitamente con legni di abete o faggio, non prevede l’uso di additivi o sostanze chimiche ed ha un’elevata resa calorica.
L’operazione di pressatura consente al pellet, a parità di volume, di avere una resa calorica quasi doppia rispetto alla tradizionale legna. Chiaramente incidono su questo fattore i legni utilizzati per la realizzazione del pellet. In commercio troviamo oramai differenti tipologie di pellet, dalla qualità talvolta discutibile.
Per accertarci della qualità del prodotto, verifichiamo che abbia un colore possibilmente chiaro, e che riporti sulla confezione le caratteristiche di produzione, dal luogo di provenienza ai legni al potere calorico, sino alle certificazioni di qualità internazionali (DIN 51731 oppure O-NORM M7135).
Generalmente il pellet di qualità si presenta compatto e lucido, senza troppi scarti di segatura. Qualora avesse un colore più scuro del normale, stiamo attenti a verificarne la provenienza: utilizzare un pellet non di qualità con stufe a pellet, infatti, potrebbe dar luogo a qualche inconveniente tecnico.
In commercio troviamo anche tipologie innovative di pellet, in cui il legno è misto al mais o combinato con paglia, vegetali, gusci di nocciole, semi di albicocche o ciliegie ed altro. Trattandosi di tipologie di pellet sperimentali, non regolamentate da una vera e propria normativa, è sempre bene puntare usl pellet tradizionale.
I vantaggi del pellet? Tanti. Anzitutto non inquina, essendo totalmente biocompatibile e completamente naturale. Inoltre produce scarsi residui di cenere e si utilizza in modo pratico e veloce.
giovedì 14 aprile 2011
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