giovedì 14 aprile 2011

Meccanismi di funzionamento di una stufa a pellet

Le stufe che utilizzano il pellet come combustibile sono commercializzate appunto con la denominazione di stufe a pellet (o a pellets). In una stufa a pellets il pellet viene inserito in un apposito serbatoio, dal quale, attraverso una coclea, raggiunge la camera di combustione, “accendendosi” sul braciere dal quale si genererà il calore.
Un’apposita ventola regola l’ingresso dell’aria per favorire la combusione, mentre le ceneri vengono depositate in un contenitore proprio sotto il braciere. I fumi di scarico, invece, sono incanalati nel tubo di scarico, e nulla di tutto questo viene in contatto con l’ambiente esterno.
Il pellet è utilizzato con altri sistemi di riscaldamento, tra cui i termocamini e le termocaldaie, ma anche in modelli ibridi che consentono l’utilizzo della legna. Un punto di forza di questa tipologia di stufe è anche il design.
Troveremo infatti un gran numero di modelli di stufe, realizzati in stile moderno o rustico, con tutti i tipi di rifiniture, per adattarsi a diversi ambienti e stili grazie all’utilizzo di ghisa, ferro, ceramica e pietra ollare. Il consiglio, per la scelta di una buona stufa a pellets, è di recarsi in molti punti vendita, facendo tante domande, meglio se specifiche, ai rivenditori, ed avendo chiare le proprie esigenze.
Prediligiamo prodotti interamente realizzati in Italia, in modo da poter acquistare anche pezzi di ricambio con più facilità, quando necessario. E puntiamo sulla qualità: spendere qualche centinaio di euro in più ci eviterà molte noie, nell’immediato futuro. Per quel che riguarda i componenti di una stufa a pellets, possono variare di prodotto in prodotto. La ghisa è uno dei materiali più affidabili, ma la differenza la faranno anche i dettagli e le rifiniture.
In generale per riscaldare uno spazio di un metro quadro servono attorno ai 25 watt, anche se la dispersione del calore va rapportata a diversi fattori, tra cui il numero delle finestre, la presenza di eventuali riscaldamenti al piano superiore/inferiore e l’isolamento del soffitto. In commercio troviamo modelli con capacità di riscaldameno anche di 200 mq, ed autonomia che può raggiungere le 45 ore.

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