sabato 25 giugno 2011

Carfagna-Mezzaroma sposi a Torre in Pietra





ROMA - Il ministro per le Pari Opportunita' Mara Carfagna e il costruttore romano Marco Mezzaroma sono ufficialmente marito e moglie. I due sposi hanno appena pronunciato il 'si' sull'altare.
VESTITO IN PIZZO BRUGES E VELO LUNGO - Con l'arrivo della sposa nella piccola cappella del Castello di Torre in Pietra, addobbata di rose bianche all'esterno e all'interno, e' cominciata la cerimonia nuziale di Mara Carfagna e Marco Mezzaroma. Il ministro delle pari opportunita', come da tradizione, e' stata accompagnata all'altare dal padre. L'abito nuziale della sposa è stato disegnato da Pinella Passaro, sarta salernitana che disegno' il vestito per il matrimonio della madre. E' un abito bianco in pregiato mikado in seta con un lunghissimo velo di tulle in seta ricamato lungo i bordi, con un pizzo di Bruges, fatto arrivare appositamente dal Belgio. Abbondante, ma non troppo, lo strascico di circa un metro e mezzo. Il vestito, che lascia spalle e parte della schiena scoperte, e' adornato con un lungo velo trasparente di tre metri appoggiato sul capo e dal classico buquet di roselline bianche. Total blu, invece, per lo sposo e i testimoni. La cerimonia e' cominciata a alle 18.38 ed e' celebrata da padre Alfonso Santoriello, padre spirituale del ministro.

ROMA - Una sposa tradizionale, in abito bianco, fra tanti amici e parenti (circa 250) ed una festa che si annuncia più familiare che mondana. E' con queste premesse che, nel tardo pomeriggio, nel Castello di Torre in Pietra, nelle vicinanze di Roma, il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna si unirà in matrimonio, con rito religioso, con il fidanzato Marco Mezzaroma, costruttore romano. Un evento blindatissimo; cerimonia e festa solo per gli invitati e rigorosamente chiusa agli estranei, giornalisti compresi.
Testimoni per lei, il premier Silvio Berlusconi e il fratello Gianrocco; per lui, due amici, Giuseppe De Mita (figlio di Ciriaco) e Gianluca Pizzulli. Festeggeranno gli sposi soprattutto amici e familiari. Ma anche qualche "collega" di lei, ovviamente di governo (confermati per ora i ministri Prestigiacomo, Meloni, Gelmini, Sacconi e Fitto); pochissimi i politici attesi.
La sposa - colei che è stata definita come il più bel ministro del mondo - indosserà un abito bianco realizzato dall'atelier "Passaro" di Salerno, la sua città. Sempre al castello si terrà poi la cena placee. Un matrimonio quindi di basso profilo pubblico, sostengono i bene informati, organizzato come fosse quello di "una persona qualsiasi", con tanto di lista di nozze con semplici ed utili oggetti per la casa.
A poche ore dalla cerimonia al ministero della Carfagna, che ha sede di fronte a Palazzo Chigi, niente farebbe pensare all'emozionante evento; non girano confetti né si respira alcuna aria particolare negli uffici e nei corridoi. Unica eccezione, l'arrivo nei giorni scorsi della partecipazione di nozze ad ogni dipendente.
Anche se un fatto privato, il matrimonio di Marco e Mara riguarda pur sempre un esponente dell'esecutivo. Ed è così che una concessione, sebbene l'unica, sarà data alla curiosità del paese: la foto ufficiale degli sposi che sarà pubblicata, subito dopo il sì, sul blog personale del ministro.
Mara Carfagna e Marco Mezzaroma sono fidanzati dal 2008. Il ministro ha più volte dichiarato di volersi sposare e di voler diventare presto mamma; desidera almeno due figli.
MUSSOLINI: CARFAGNA MINISTRUCCIA, DOVEVA INVITARE DEPUTATE - La Carfagna? Una 'ministruccia' che ha commesso un errore politico nell'invitare al suo matrimonio solo poche colleghe. E' il parere di Alessandra Mussolini, deputata Pdl, che ieri è intervenuta al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'.
Mara Carfagna sposerà Marco Mezzaroma: lei è stata invitata? "No, ma non mi interessa, doveva invitare tutte o nessuna". E invece ha inviato le partecipazioni solo ad alcune parlamentari del Pdl. "E infatti è proprio carina, un amoruccio, un Ministro delle Pari Opportunità giusto".
E' una polemica, la sua? "Quando si manda una partecipazione, o la si manda a tutte le deputate o a nessuna, sennò diventa brutto e non di pari opportunità. Trovo che questo da un punto di vista politico sia sbagliato". Non le sembra esagerato chiederle di invitare tutto le parlamentari? "Non tutte, solo quelle del Pdl, visto che lei è una 'ministruccia'". Ministruccia? "Esatto, io la chiamo ministruccia".
La Lega vuole i ministeri al nord, lei è d'accordo? "Io glieli darei tutti - replica Mussolini - basta che non ce ne ridanno più indietro nessuno". Cosa è successo in Parlamento tra Di Pietro e Berlusconi? "E' stato un colpo di fulmine". E chi è che si è 'innamorato' dell'altro? "Ma tutti e due: si sono guardati negli occhi, si sono piaciuti. E si sono parlati, finalmente, invece di guardarsi sempre in cagnesco". Cosa ne pensa del ministro Prestigiacomo che ha definito poco intelligente Silvio Berlusconi? "Una persona che al telefono definisce così il Premier, è lei poco intelligente". Lei ha paragonato il neo-sindaco di Napoli Luigi De Magistris ad Antonio Banderas. Perché? "Perché è uno belloccetto, aitantuccio". Si spieghi meglio. "Quando passava ho sentito donne che dicevano 'guarda che bello', quindi lui piace molto. E' un tipo mediterraneo, per questo ha infinocchiato qualcuno".

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