domenica 26 giugno 2011

Libia, i ribelli pronti all'assedio


Un portavoce, con la condizione dell'anonimato, ha detto che i ribelli stanno portando a termine azioni mirate contro le forze di Gehddafi nella capitale, in vista del momento in cui "ribelli dalle città liberate entreranno a Tripoli". Ha aggiunto: "Sarà una missione enorme. La città è assediata da 13 brigate, ben armate ed equipaggiate

TRIPOLI - I ribelli libici attendono di ricevere "a breve" un'offerta di Muammar Gheddafi per porre termine al conflitto. Lo ha affermato il portavoce e vicepresidente del Consiglio transitorio libico (Cnt), Abdel Hafiz Ghoga. "E' oramai incapace di respirare", ha detto Ghoga, ribadendo che il Cnt non ha avuto contatti diretti con il governo di
Tripoli ma mediati da Francia e Sud Africa. "Studieremo seriamente questa offerta", ha aggiunto Ghoga, sottolineando che per il Cnt la pre-condizione per ogni trattativa e' che il rais e la sua famiglia lascino il Paese.
Il vertice del Cnt ha annunciato che i loro combattenti si stanno preparando e coordinando in tutto il Paese per l' 'ora zero', quando cioé raggiungeranno la capitale Tripoli. Un portavoce, con la condizione dell'anonimato, ha detto che i ribelli stanno portando a termine azioni mirate contro le forze di Gehddafi nella capitale, in vista del momento in cui "ribelli dalle città liberate entreranno a Tripoli". Ha aggiunto: "Sarà una missione enorme.
La città è assediata da 13 brigate, ben armate ed equipaggiate. Gheddafi ha sempre detto che i suoi fedeli saboteranno la città se cadrà. Quindi questa è la nostra missione: attaccare e ripulire dai mercenari". I ribelli dicono inoltre che stanno tentando di tagliare le forniture di carburante dalla Tunisia nel tentativo di paralizzare le forze di Muammar Gheddafi. Stanno preparando, inoltre, bombe artigianali e tentando di fornire ai loro combattenti a Tripoli nuove armi.
Intanto la Nato continua a martellare Tripoli, con il governo del rais che accusa l'Alleanza di aver provocato altre vittime civili in un raid a Brega, mentre i ribelli tentano di isolare la capitale, dove sta prendendo piede un network della guerriglia, afferma Bengasi. Oggi, in un raid della Nato a Brega, la porta di accesso ai terminal petroliferi a sud di Bengasi, secondo la tv di Stato libica ''la coalizione atlantica crociata colonialista ha bombardato siti civili, tra cui un ristorante e un fornaio, facendo 15 martiri e oltre 20 feriti tra i clienti che frequentavano questi luoghi''.

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