Rifiuti a Napoli. L'emergenza c'è, il governo non la dichiara, preso nella morsa della Lega - Veneto e Lombardia sembrano non intenzionati ad accogliere nulla - ma il governatore dell'Emilia Romagna e presidente della consulta delle Regioni Errani ricorda che siamo un paese e quindi ognuno deve prendersi responsabilità. «Il governo ci deve dire se è emergenza nazionale, per me lo è - dice al Tg3 - E tutte le istituzioni devono fare la loro parte. Parliamo di un intervento straordinario. Già abbiamo fatto in altre occasioni azioni di solidarietà. È fondamentale che ci sia un piano certo che assicuri l'autosufficienza nel ciclo di smaltimento dei rifiuti a Napoli e in Campania, ma di fronte a una situazione così grave non possiamo tirarci indietro. Siamo un paese.
TIRA E MOLLA TRA PDL E LEGA
Il continuo tira e molla tra Pdl e Lega sui rifiuti non aiuta certo Napoli, che stanotte ha vissuto altre ore di caos e rivolte, con cassonetti dati alle fiamme in diversi quartieri della città e strade sommerse dai rifiuti. Silvio Berlusconi ha annunciato per giovedì prossimo il decreto sui rifiuti, ma la Lega lo ha gelato. Durissime le parole di Calderoli: ««Non abbiamo visto alcun testo, ma niente truffe o voleranno le sedie»». La lega non vuole assolutamente che i rifiuti di Napoli e provincia varchino la soglia delle regioni del Nord. E le parole del presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, leghista, aumentano la tensione: «Noi non accetteremo nessun giochetto che trasformi i rifiuti dei napoletani in rifiuti speciali. Ognuno si tenga i propri e si rimbocchi le maniche per smaltirli. Neppure un sacco partenopeo deve varcare i confini della Lombardia e nessun centesimo lombardo dovrà finire a Napoli per risolvere l'ennesima emergenza». Sarà difficile per Berlusconi emenare il decreto annunciato con i leghisti a tenerlo per il collo.
STELLA BIANCHI, PD: GOVERNO DICHIARI EMERGENZA
Per Stella Bianchi, responsabile ambiente del Pd: «Il governo è stretto tra il proprio fallimento e i ricatti della Lega, ma la gravità della situazione impone che dichiari lo stato di emergenza e impegni tutte le regioni italiane in una solidarietà attiva per un tempo definito».
NAPOLITANO: LIBERATE NAPOLI DALLA MONNEZZAGiorgio Napolitano, intanto, chiede un impegno duro e non di breve durata. Il presidente della Repubblica da Lubiana dove è in visita ufficiale per i 20 anni della giovane repubblica di Slovena lancia un monito per «liberare Napoli dalla monnezza».
De Magistris, intanto, lancia un nuovo grido d'allarme: «È evidente che c'è una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali». «Qualunque cittadino sa che l'incendio di un cassonetto causa diossina - aggiunge - i rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli». Secondo il sindaco i roghi e i blocchi stradali sono aumentati in questi giorni «quando noi dal Comune abbiamo emanato quattro ordinanze, avviando una rivoluzione». Per il primo cittadino, la regia dietro gli ultimi eventi è chiara: «La camorra è sicuramente uno dei nemici principali di questa giunta e che ci sia la sua regia dietro i roghi è evidente Chi accende i roghi sono certo persone che non hanno a cuore questa rivoluzione - ha precisato - e io so per certo che la camorra continuerà ad ostacolarci in questo progetto».
Il sindaco dell'Idv intanto trova il sostegno del leader del partito, Antonio Di Pietro. Per l'ex pm, che approva l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura, De Magistris «ha le mani legate se non c'è un provvedimento del Consiglio dei Ministri e se non c'è un supporto da parte della provincia di Napoli e della Regione, così come di tutte le altre regioni italiane».
Ieri sera, ha provato a farsi sentire lo stesso Berlusconi, spiegando che anche sul versante dei rapporti con il Carroccio sui rifiuti «sta lavorando». La questione rischia di mettere in serie difficoltà l'esecutivo. La nuova emergenza a Napoli difficilmente potrà essere risolta senza il contributo esterno di altre Regioni. Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo rivela che proprio su questo versante il governo si sta impegnando con «misure straordinarie e temporanee», ovvero «un trasferimento dei rifiuti fuori dalla regione Campania» in modo da «liberare le strade di Napoli dai cumuli a terra».
Ma è proprio questo il punto sul quale la Lega già la scorsa settimana aveva fatto saltare l'accordo nel primo Consiglio dei ministri straordinario di martedì e poi in quello ordinario di giovedì. «Stiamo lavorando», ha detto Berlusconi. Il Cavaliere dovrà infatti trovare una mediazione non facile non solo con la Lega ma anche all'interno del suo partito. Nel Pdl la «sudditanza nei confronti dei 'lumbard' ha creato non pochi malumori. Il Carroccio viene indicato come il colpevole dell'aggravamento della situazione a Napoli. E dal capoluogo partenopeo fa sentire la sua voce il neosindaco Luigi de Magistris che si dice soddisfatto per l'incontro con la Prestigiacomo e torna a chiamare in causa Berlusconi per il ritardo nel decreto sui rifiuti: «Ora le responsabilità sono sue«, spiega .
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