domenica 3 luglio 2011

Beppe Grillo tifa con i manifestanti Val di Susa. Arrestato?

Per Val di Susa non è semplice prendere posizione. Il Grillo del secolo saltella sul concetto di rivoluzione e prova a dare una stretta di mano a tutti i comitati NO TAV che in questi giorni stanno cercando di fare opposizione a suon di calci e lancio di pietre.

Gli operai del cantiere in fase di costruzione non riescono a nascondere la paura per la propria incolumità: benché solo manovalanza (la loro,lì, non è difatti presenza politica, ma solo un guadagnarsi la pagnotta) si sentono comunque assediati e messi in pericolo.
Se poi ci sta Beppe Grillo che li giudica eroi, allora buonanotte. Si acuisce l’astio e ancora più fortemente l’insurrezione sarà impregnata di coraggio. Se giochi una partita e dagli spalti gridano il tuo nome, è ovvio che ce la metti tutta. Però questo mettercela tutta per Pier Ferdinando Casini è una espletata delinquenza. Bersani (PD) con Stefano Esposito (sempre PD) non dicono altrimenti: “I fatti sono allarmanti, non si può giustificare neanche la più elementare forma di violenza”. Ma Beppe Grillo spacca il tavolo in due egualmente: e come, dunque, dovremmo intendere l’so dei lacrimogeni da parte delle forze dell’Ordine? I gas lacrimogeni sono “ARMI DA GUERRA, CHE NON SONO ALTRO CHE PROVE TECNICHE DI DITTATURA”. Per chi gli uni (gli operai e le forze di polizia) per chi gli altri (i combattenti del NO TAv) qui si parla di EROI. Eppure l’eroismo, la storia ce lo raccontava in modalità diverse.

Nessun commento:

Posta un commento

Articoli Più Letti