domenica 3 luglio 2011

Da Napoli Rifiuti, via libera dalla Liguria Seguiranno altre sette regioni


Genova e la Liguria fanno da apripista, con il presidente della Regione Claudio Burlando che dopo una telefonata con Stefano Caldoro ha firmato il nulla osta per accogliere da questa settimana ventimila tonnellate di rifiuti dalla Campania. Via libera da Burlando, dunque, ma altre sette regioni sono in scia: Toscana, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Friuli e Sicilia, che dunque riavvierà un flusso interrotto un mese fa dalla sentenza del Tar del Lazio. Dopo due giorni di pressioni è invece arrivato in serata il no della Lombardia che venerdì aveva ricevuto la richiesta di nulla osta da parte della Campania per inviare i rifiuti nell'inceneritore di Brescia.


Con una nota della presidenza, la Lombardia ha negato che ci siano rapporti con la Campania: "Non c'è alcun contatto in corso riguardo al trasporto dei rifiuti. È vero, invece, che la Lombardia ha messo a disposizione già da alcuni giorni i propri specialisti che potrebbero scendere a Napoli in qualunque momento e dare una mano per impostare la soluzione definitiva con l'allestimento di impianti, temporanei e definitivi, per lo smaltimento". Immediata la risposta dell'assessorato all'Ambiente di Giovanni Romano: "Abbiamo inoltrato venerdì alla Lombardia la richiesta per il nulla osta". Gli stessi uffici della Campania hanno inoltre avuto "conferma della ricezione della richiesta". Ma l'assessore lombardo all'Urbanistica, Daniele Belotti, spiega: "Siamo spiacenti, non possiamo accogliere la richiesta di smaltire i rifiuti napoletani. I tredici termovalorizzatori lombardi non hanno attualmente la capacità di smaltire quantità in eccedenza di rifiuti e le discariche ormai sono ridotte al minimo, visto che vi viene conferito solo il 3 per cento dei rifiuti prodotti in Lombardia".In settimana, dunque, partiranno i primi camion per portare in Liguria raccolta differenziata ma anche rifiuti dagli Stir. L'assessore comunale di Napoli, Tommaso Sodano, sottolinea intanto il trend positivo con le giacenze in strada ridotte a 1200 tonnellate, ma il problema del fine settimana è la chiusura degli impianti Stir di Santa Maria Capua Vetere e Pianodardine in Irpinia, rimasti fermi nonostante l'sos del sindaco Luigi de Magistris mentre funzionano gli impianti di Giugliano e Tufino."Napoli - ha ribadito de Magistris - arriverà entro l'anno al 70 per cento della differenziata. Saluto con soddisfazione la decisione della città di Genova la cui amministrazione ha compreso la difficoltà e si è attivata per aiutarci. Napoli, in questo momento, ha solo bisogno della solidarietà momentanea delle altre regioni per poter uscire dalla criticità che sta vivendo e che, come nuovi amministratori, abbiamo ereditato. Napoli lavorerà alla costruzione di un'autonomia nella gestione dei rifiuti per non dipendere più da nessuno. Perciò ci aspettavamo dal governo maggiore intelligenza politica e senso della responsabilità con un decreto legge realmente efficace nell'immediato e non un provvedimento superfluo".Più ottimista il presidente di Regione Stefano Caldoro: "Il decreto è un primo passo. Il presidente Napolitano ha ragione e il governo ha già detto che interverrà di nuovo. Noi abbiamo già chiesto i nulla osta alle altre regioni ma è un meccanismo che crea problemi. Finalmente, invece, ci sono i poteri sostitutivi ai prefetti per aprire le discariche". E domani Caldoro incontrerà il presidente della Provincia Luigi Cesaro proprio per discutere la localizzazione di una nuova discarica.

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