sabato 2 luglio 2011

L’amore per le sigarette? Basta un sms (e un amico) per dire no


L'invio periodico di messaggini motivazionali
e di supporto aiuta a far smettere di fumare

«Ci vorrebbe un amico per poterti dimenticare». Questa frase di Venditti potrebbe essere la soluzione per dire basta all’amore per le bionde. Già perchè un sms, come un amico a fianco, potrebbe aiutare i fumatori ad abbandonare definitivamente sigarette e vizio consolidato. Coloro che decidono di smettere con le bionde raddoppiando infatti le possibilità di successo se vengono motivati con dei messaggini.
SMS ANTI-FUMO - «Motivazione». È questa la parola magica per non cedere al fascino della sigaretta e rimanere invischiati nel vizio. Per arrivare a questi risultati i ricercatori britannici hanno condotto uno studio su 5800 soggetti, divisi in due gruppi. Ai primi sono stati spediti cinque messaggini motivazionali e di supporto per far smettere di fumare, ogni giorno per una durata di cinque settimane. Nei sei mesi seguenti il numero di questi sms sui loro cellulari si è ridotto a sei per settimana. Il sistema dei messaggi di testo, elaborato da un team di specialisti e dagli stessi fumatori, era personalizzato in modo che i fumatori potessero anche riceverne uno al momento del bisogno semplicemente inviando un sms con la parola inglese «crave» (aver voglia) o «lapse» (mancanza). Un esempio di sms anti-fumo: «Questo è il momento! GIORNO DI SMETTERE, butta tutte le tue cicche. OGGI è il giorno in cui cominci a SMETTERE per sempre, puoi farcela!» Un altro invitava a respingere il desiderio, concentrando i pensieri su altre cose: «La voglia di sigaretta dura in media meno di cinque minuti. Distraiti, sorseggia un bicchiere d'acqua lentamente finchè la voglia non è passata». Nel caso di fumatori incalliti con sintomi di astinenza acuta o di ricaduta le frasi motivazionali diventavano più specifiche.

EFFETTI - I partecipanti nel secondo gruppo, invece, hanno ricevuto sms solo ogni due settimane, messaggini perlopiù banali, mai personali e particolarmente tediosi. Venivano ringraziati per l’adesione alla ricerca, veniva chiesta loro conferma di alcuni dati di contatto o menzionato una serie di argomenti non collegati direttamente al fumo. Durante l’esperimento a tutti i partecipanti è stato richiesto di inviare via posta dei campioni di saliva, testati successivamente per valutare i livelli di cotinina, un metabolita della nicotina trasformata dal fegato. I risultati? Incoraggianti: nel primo gruppo del programma, in sei mesi ben il 10,7 per cento dei volontari è riuscito ad astenersi dal fumo, contro il 4,9 per cento del secondo gruppo di controllo.

UN AMICO A FIANCO - 
Secondo Caroline Free della London School of Hygiene and Tropical Medicine, che ha guidato la ricerca finanziata dal Medical Research Council, «i messaggi di testo sono un modo veramente efficace per aiutare i fumatori a smettere. I fumatori hanno infatti raccontato che gli sembrava quasi di avere un amico al loro fianco che li incoraggiasse, come una specie di angelo custode» o, interpretando Venditti, «un amico per dimenticare il male...».

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