sabato 2 luglio 2011

Palio di Siena, procura apre inchiesta su morte cavallo. Ancora polemiche

ROMA - La procura di Siena ha aperto un'inchiesta sulla morte di Messi, il cavallo della Chiocciola morto ieri durante le prove del Palio dopo aver urtato lo steccato lungo il percorso. Già dal pomeriggio di ieri, alcune associazioni ambientaliste avevano annunciato esposti. «Come succede in questi casi - ha spiegato il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi incontrando i giornalisti - la procura ha aperto un'indagine. Lo scrivono anche i giornali locali. Credo che sia un atto dovuto».

L'apertura dell'inchiesta è stata confermata dal magistrato titolare del fascicolo, Nicola Marini, che ha spiegato di aver dato il via alle indagini prima che sul suo tavolo arrivassero gli esposti delle associazioni animaliste e del Codacons. Intanto, l'ufficio stampa del Comune ricorda che nel maggio 2011, poco prima di lasciare il Parlamento per la carica di sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi ha presentato una proposta di legge dal titolo «disposizioni per la tutela del palio di Siena» in cui spiegava che «è giunto il momento che la Repubblica Italiana riconosca al Palio quel valore di tutela e salvaguardia che merita: ed è questa la finalità della presente proposta di legge, tesa a valorizzare tutto ciò che la manifestazione senese ha dimostrato di essere e testimoniare, sia sotto il profilo storico-culturale, sia sotto quello organizzativo».

Il sindaco di Siena: i ministri non violino la nostra intimità. «Chi ha incarichi di Governo deve avere in mente i doveri di ufficio e non deve seguire le proprie inclinazioni personali. Spetta ai senesi impedire che venga violata la loro intimità e salvaguardare il Palio dalle intrusioni - ha detto oggi Ceccuzzi. Il sindaco ha fatto riferimento alle polemiche nate dopo la morte di Messi, e in particolare - senza citarla - al ministro Michela Brambilla, secondo al quale il Palio non può considerarsi intoccabile. «Il Palio è una metafora della vita - ha concluso il sindaco - e c'è profonda tristezza per quanto successo ieri. Un dolore che colpisce in maniera ancor più crudele chi, come noi, alla tutela dei cavalli dedica il massimo impegno. Non a caso siamo punti di riferimento anche per manifestazioni che ci prendono a esempio, anche se noi non amiamo che vengano accostate al nostro Palio. Sono sicuro che se ci fosse una chiamata per la difesa del Palio, fra politici, intellettuali esponenti dell'economia e quant'altro, sarebbero in molti a rispondere. Molti di più di quanti possano immaginare a Roma».

Il ministro Brambilla oggi ribadisce che è stato giusto non candidare il Palio di Siena a patrimonio dell'umanità. «Perchè - ha spiegato - non è un' immagine dell'Italia che vogliamo dare, quella che prevede un divertimento che contempla la morte di animali. Non è l'Italia che vogliamo promuovere quella che, per esempio, si è vista su Youtube con il filmato del Palio di Ronciglione in cui una cavalla ha perso la vita. Credo sia giunto il momento di rivedere tutte quelle manifestazioni che vedono lo sfruttamento di animali per divertire il pubblico e non c'è una manifestazione che sia intoccabile, nemmeno il Palio di Siena».

Il Palio di Siena? Il governo non ha mai pensato di abolirlo, assicura intanto il sottosegretario Carlo Giovanardi. «Vorrei fosse chiaro a tutti che il governo di cui faccio parte non si è mai neppure sognato di mettere in discussione il Palio di Siena e manifestazioni analoghe che si svolgono nel nostro paese, nè - sottolinea Giovanardi - di abolire caccia e cacciatori e neppure di ridurre i circhi in luoghi in cui possono esibirsi uomini e donne addestrati e non animali ammaestrati. Mentre è inaccettabile voler parificare gli uomini agli animali, appaiono addirittura surreali le posizioni degli ultrà animalisti che sembrano preoccuparsi più degli animali che degli uomini».

Questa mattina la contrada della Tartuca con il fantino Giosuè Carboni su Ivanov ha vinto la sesta e ultima prova, detta Provaccia, in vista del Palio che si correrà stasera alle 19,30. Si trattava del ritorno in piazza dopo la prova in cui ieri mattina ha trovato la morte Messi. Ieri sera la prova generale non si era tenuta per le conseguenze di un pesante acquazzone pomeridiano sul manto di tufo steso in Piazza, per la cui manutenzione anche la Provaccia di questa mattina è stata rimandata di un'ora, alle 10. Correranno solo 9 contrade invece di 10: la Chiocciola non parteciperà, e i suoi contradaioli sfileranno con le bandiere listate a lutto.

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