Dopo trentadue anni di precariato, un docente 54enne residente a Roma, ha chiesto tre milioni di euro di risarcimento danni per non aver mai avuto una cattedra di ruolo e di conseguenza per non aver potuto farsi una famiglia e avere una sicurezza sul futuro. L’uomo, ormai prossimo alla pensione, si è presentato al Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori).
Poi ha sporto denuncia all’Ispettorato del lavoro chiamando in causa tutti i ministri dell’Istruzione dal 1979, anno in cui ha cominciato la “carriera” di insegnate, fino ad oggi. L’uomo denuncia: “Sfruttamento del lavoro”, abuso di autorità su soggetto debole e appropriazione indebita di forza lavoro.
“Siamo di fronte ad un caso assurdo, che a nostro avviso può configurare un vero e proprio sfruttamento del lavoro”, ha affermato il presidente Codacons, Carlo Rienzi. “Per fortuna – ha commentato – i Tribunali di tutta Italia stanno accogliendo le richieste dei precari della scuola, come nel caso della Corte d’Appello di Firenze che pochi giorni fa ha rigettato un appello del ministero dell’Istruzione che chiedeva la riforma della sentenza del Tribunale di Livorno che aveva correttamente riconosciuto in favore di un docente il diritto alla stipula di un contratto fino al 31 agosto anzichè fino al 30 giugno”.
Nel settembre 2010 a Siena un giudice ha trasformato in posto fisso la nomina annuale di un insegnante precario. Come risulta dal conto annuale della Ragioneria generale dello Stato sarebbero circa 200.000 i precari storici della scuola. L’associazione di difesa dei consumatori e dell’ambiente ha raccolto duemila firme da parte dei docenti precari ai ricorsi collettivi promossi dall’associazione dinanzi ai tribunali del Lavoro, in cui si chiede al ministero dell’istruzione l’adozione degli atti amministrativi generali necessari ad ottenere la definitiva immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e la conseguente conversione dei contratti di lavoro a tempo determinato.
Il problema del precariato nelle scuole non è certo nuovo per il nostro Paese. Ma oggi qualcosa si può fare, con il Codacons appunto che propone una class action gratuita contro il Ministero dell’Istruzione per l’adozione degli atti amministrativi generali necessari al fine di ottenere così la definitiva immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e il risarcimento dei danni.
Lo scorso 22 gennaio oltre mille insegnanti, di scuole elementari, medie e superiori, tutti rigorosamente precari, si sono radunati nella sede del Cgil di Milano per fare causa allo Stato per ottenere, finalmente, una cattedra.
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