Nessun segno di pentimento, nessuna richiesta di perdono. E allo stesso tempo una lucidità e una freddezza disarmanti. E' stato questo l'atteggiamento tenuto da Giovanni Ruggiero, il pensionato di 83 anni che ieri a Palmi ha ucciso a coltellate la figlia naturale, Francesca Agresta, di 24 anni, nascondendone poi il cadavere in una pineta, nel corso dell'interrogatorio cui è stato sottoposto dal pm della Procura di Palmi Vincenzo Iglio. Ruggiero, durante l'interrogatorio, svoltosi nella caserma dei carabinieri di Gioia Tauro, ha ricostruito la dinamica dell'omicidio confermando anche il movente emerso sin dalle prime fasi delle indagini: le continue richieste di denaro che gli avrebbe rivolto la figlia. "Anche se non l'avevo mai riconosciuta - ha detto il pensionato - avevo sempre badato a lei. Ma le sue richieste di denaro erano diventate sempre più insistenti e ieri, quando mi ha chiesto ancora soldi, ho perso la testa". Ruggiero, comunque, non ha premeditato l'omicidio. Quando si é incontrato con la figlia nel parcheggio di un centro commerciale e insieme a lei sono andati nella pineta in cui poi é avvenuto l'omicidio la situazione era tranquilla. E' stato successivamente, quando giunti nella pineta Francesca gli ha chiesto soldi, che Ruggiero ha perso il controllo. Ha preso il grosso coltello che teneva nel vano portaoggetti della vettura e ha colpito ripetutamente la ragazza. Quindi la decisione di costituirsi presentandosi alla caserma dei carabinieri di Gioia Tauro. Domani, intanto, sarà eseguita a Reggio Calabria l'autopsia sul corpo di Francesca Agresta. I funerali della giovane dovrebbero avere luogo martedì. Sempre domani, inoltre, si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto di Ruggiero da parte del gip, Daniela Tortorella.
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domenica 3 luglio 2011
Beppe Grillo Movimento Cinque Stelle incita i manifestanti "siete degli eroi"
Scontri in Val di Susa tra alcuni dei manifestanti No-Tav e le forze dell'ordine. Alcune centinaia di giovani si sono infatti staccati dai cortei partiti da Giaglione ed Exilles e attraverso i boschi attaccano gli agenti schierati nell'area del primo cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte. Lancio di petardi, forse bombe carta, contro la polizia, che risponde con i lacrimogeni. Raggiunti da pietre un operaio e un agente.
Tra gli arrestati ci sono cinque persone, tutte trentenni: i tre provenienti da Modena secondo la Questura sarebbero "anarco-insurrezionalisti, pluripregiudicati per reati specifici"; gli altri due, uno da Padova e uno da Bologna, "antagonisti con precedenti specifici". Sempre secondo la polizia a La Maddalena sono presenti "circa 2000 aderenti a centri sociali, 800 dei quali appartengono all'antagonismo radicale e resistente, che rappresenta l'ala più dura di questo coagulo a livello europeo di professionisti della protesta, mentre circa 300 provengono dall'estero: Francia, Spagna, Austria e Germania".
Quelle di questo pomerigio sono state ore accese di scontri, scandite dai diversi tentativi di assediare il cantiere. A distanza dalla zona calda, migliaia di persone sono rimaste assiepate lungo le strade che portano all'area di cantiere. Difficoltà di soccorso anche da parte delle ambulanze. Nel pomeriggio un gruppo di manifestanti si è radunato per un comizio improvvisato daBeppe Grillo, il "comico" leader del Movimento Cinque Stelle, che ha incitato i manifestanti: "siete degli eroi". Aggiungendo: "I black block sono in Parlamento".
Manifestanti, arresti, lacrimogeniLa manifestazione ha registrato una partecipazione massiccia, si calcola che siano presenti in Valle di Susa circa 40 mila persone. Imponente lancio di gas lacrimogeni nell'aria. Ci sono almeno due feriti. Sono le frande più radicali del movimento quelle che sono entrate in contattao con la polizia.
PeparativiAl grido "Giù le mani dalla Val Susa", sfilano oggi tre cortei organizzati dai comitati No Tav. Dopo lo sgombero del 26 giugno scorso, dalle prime ore di stamattina migliaia di persone stanno affluendo in Val di Susa. Per il clou della protesta sono attese migliaia di persone, all'incircadecine di migliaia, ma c'è il timore di infiltrazioni di frange violente. In arrivo manifestanti anche dall'estero. Nel corteo, che partirà dal forte di Exilles, sfileranno anche i sindaci dei 23 comuni interessati alla costruzione dell'opera.
Grande attesa anche per Beppe Grillo, il comico e "guida" del movimento "Cinque stelle" che scrive sul suo blog: "Domenica in Val di Susa ci sarà una marcia di tutti i valligiani e di ogni italiano che vorrà sostenerli contro la Tav, contro ogni speculazione, contro ogni intimidazione, contro un'opera insensata. Io ci sarò, non vedo l'ora di esserci, tutti dovremmo andare in Val di Susa. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?)."
Le idee in seno al movimento No Tav sono chiare."Porteremo l'assedio al cantiere della Maddalena - ha detto Francesco Richetto, una delle anime del movimento No Tav - e prima o poi verrà capito che non si può portare avanti un'opera in queste condizioni, così avversata dalla gente".
Beppe Grillo tifa con i manifestanti Val di Susa. Arrestato?
Per Val di Susa non è semplice prendere posizione. Il Grillo del secolo saltella sul concetto di rivoluzione e prova a dare una stretta di mano a tutti i comitati NO TAV che in questi giorni stanno cercando di fare opposizione a suon di calci e lancio di pietre.
Gli operai del cantiere in fase di costruzione non riescono a nascondere la paura per la propria incolumità: benché solo manovalanza (la loro,lì, non è difatti presenza politica, ma solo un guadagnarsi la pagnotta) si sentono comunque assediati e messi in pericolo.
Se poi ci sta Beppe Grillo che li giudica eroi, allora buonanotte. Si acuisce l’astio e ancora più fortemente l’insurrezione sarà impregnata di coraggio. Se giochi una partita e dagli spalti gridano il tuo nome, è ovvio che ce la metti tutta. Però questo mettercela tutta per Pier Ferdinando Casini è una espletata delinquenza. Bersani (PD) con Stefano Esposito (sempre PD) non dicono altrimenti: “I fatti sono allarmanti, non si può giustificare neanche la più elementare forma di violenza”. Ma Beppe Grillo spacca il tavolo in due egualmente: e come, dunque, dovremmo intendere l’so dei lacrimogeni da parte delle forze dell’Ordine? I gas lacrimogeni sono “ARMI DA GUERRA, CHE NON SONO ALTRO CHE PROVE TECNICHE DI DITTATURA”. Per chi gli uni (gli operai e le forze di polizia) per chi gli altri (i combattenti del NO TAv) qui si parla di EROI. Eppure l’eroismo, la storia ce lo raccontava in modalità diverse.
Risultati moto gp 03/07/11
1 lorenzo
2 dovizioso
3 stoner
2 dovizioso
3 stoner
JIM MORRISON, LUNGA VITA AL "RE LUCERTOLA"
Quaranta anni fa James Douglas Morrison veniva trovato senza vita nella vasca da bagno dell'appartemento in Rue de Beautrellis
Nel cimitero di Pere Lachaise, a Parigi, c'è una tomba che da quaranta anni è meta di fan, curiosi e appassionati del "Re lucertola". La tomba reca il nome del cantante, poeta e leader deiDoors, Jim Morrison. Che il carismatico vocalist sia davvero sepolto a Pere Lachaise, non è in verità certezza assoluta. Il 3 luglio 1971, le cronache riportano la morte di James Douglas Morrison, trovato senza vita nella vasca da bagno dell'appartemento in Rue de Beautrellis, diviso con la compagna Pamela Courson. Da allora, esattamente quaranta anni fa, il mito Morrison vuole che il cantante abbia inscenato la sua morte, perché stanco dei riflettori e deciso a uscire di scena con un gran finale, come quelli che vedevano la chiusura dei suoi sensuali e conturbanti concerti per mano delle forze dell'ordine.
Due su tutti, lo show in Connecticut, dove la polizia fu costretta all'uso di gas lacrimogeni e il concerto di Miami nel 1969 in cui il cantante fu condannato a otto mesi e ad una multa di 500 dollari per "…oscenità, comportamento lascivo e per aver mostrato parti intime del corpo simulando altresì la masturbazione manuale e orale." Ma Jim Morrison, ancora vivo, come vuole la tradizione legata ai più grandi del rock & roll - da Elvis a Jimi Hendrix - o morto - in circostanze non del tutto chiare - che sia, era e rimane, nell'immaginario collettivo, un'icona della ribellione sessantottina, il "poeta del sesso e della morte" e un grande artista.
Controverso, dedito all'alcol e all'uso di sostanze stupefacenti, Morrison ha turbato le giovani menti della rivoluzione culturale degli anni Sessanta, come quelle di coloro che hanno vent'anni oggi. In soli sei anni di attività, i Doors hanno venduto oltre 80 milioni di dischi e realizzato canzoni che difficilmente moriranno. Light my fire, People are strange, Riders on the storm e la bellissima The end, accompagnano ancora i nostri giorni. Ovunque tu sia, Jim, grazie e riposa in pace.
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